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ALIMENTAZIONE E DIETE

Noci, mandorle, nocciole, pinoli, arachidi, pistacchi e anacardi, compagni imprescindibili delle imminenti Feste: parliamone!

frutta secca

Per scoprire quanto di più interessante si possa sapere sulla frutta secca abbiamo scambiato due chiacchiere con il Dott. Attilio Francesco Speciani, esperto allergologo. Incredibile, ma vero! la prima rivelazione è stata proprio quella relativa al rapporto tra frutta secca e dieta: consumare regolarmente frutta secca non solo non fa ingrassare ma, anzi, può aiutare a farci perdere peso. Inoltre, anche in tema di allergie e intolleranze alimentari, la situazione non è così drammatica come sembra.

Fuori da guscio
"Per lungo tempo, la frutta secca a guscio è stata bistrattata perchè considerata un alimento ipercalorico", ci spiega il dott. Speciani. "In realtà, è uno dei cibi che non dovrebbe mancare mai in un corretto regime alimentare dietetico, sia per le sue proprietà nutritive che per la sua capacità dui aiutare il nostro metabolismo a funzionare correttamente". Che la frutta secca faccia bene alla salute è fuori discussione. Ormai tutti sanno che mangiare tre-cinque noci al giorno, per esempio, aiuta ad abbassare il colesterolo "cattivo" (LDL), svolgendo una funzione protettiva nei confronti del nostro sistema cardiocircolatorio.
E' altrettanto risaputo che la frutta secca ha un alto contenuto calorico, circa 550-650 calorie per 100 grammi di prodotto. Ma il dott. Speciani ci tiene a rassicurarci, sotto questo punto di vista. "E' vero, la componente calorica è alta, ma quello che va considerato è il loro indice glicemico". Ecco alcuni semplici esempi per spiegare meglio il concetto. "Il pane bianco e lo zucchero hanno un indice glicemico altissimo, pari a 100. Il pane integrale, con il suo alto contenuto di fibre e proteine, ha un indice pari a 60. Una focaccia di farina integrale con prosciutto ha invece un indice molto basso, 40. La frutta secca equivale a quest'ultima, ha un indice di 40, il che vuol dire che favorisce un assorbimento lento di tutte le sue sostanze nutritive, in particolare delle proteine contenute in elevate quantità (dal 25 al 37%), le quali a loro volta stimolano il metabolismo, favorendo il processo di dimagrimento. Quindi il fatto che siano molto caloriche passa in secondo piano, e queste sue virtù ne fanno addirittura un alleato per la nostra dieta".
Ma le virtù della frutta secca non finiscono certo qui. "La frutta secca a guscio contiene proteine e grassi molto utili per il nostro organismo in generale e in particolare per il nostro cervello. E' stato dimostrato che anche una piccola quantità può essere di enorme beneficio per le nostre facoltà cognitive. Per fare un esempio, basterebbe anche una manciata di mandorle sbriciolate sulla pasta al posto del formaggio grattuggiato, o un po' di nocciole tritate molto finemente su un pesce cotto al forno o su un arrosto. In questo modo, la frutta secca non viene cotta, ma semplicemente scadata dal calore della pietanza, conservando intatte tutte le sue qualità".

Quando e come?

"Il momento migliore per consumarla è alla mattina. La colazione è il pasto più importante della giornata. Più Essa è ricca di calorie e meno ne introdurremo durante la giornata (e viceversa). Se saltiamo il primo pasto del giorno, come erroneamente fa l'80% degli italiani, e magari a pranzo mangiamo solo un panino, poi tendiamo a esgerare a cena co pasti troppo sostanziosi. A quel punto, mangiare frutta secca introduce solo calorie aggiuntive che si accumulano sulle nostre riserve di grasso. Mentre mangiarle la mattina, insieme magari ai cereali, ci dà una grande carica energetica per affrontare tutta la giornata e ci aiuta a limitarci durante i pasti successivi".
Spesso pistacchi, noccioline, e mandorle sono usati come snack o per accompagnare un aperitivo: è un'abitudine corretta? "Vanno benissimo come ricchi spuntini a metà mattina e metà pomeriggio per spezzare la fame. Infatti, quattro noci bastano per avere subito un senso di sazietà e sono molto più salutari rispetto, per esempio, a un cracker salato. Sono ottimi sia per i bambini, in sostituzione di merendine confezionate ricche di grassi idrogenati, sia per gli sportivi che hanno necessità di un surplus di energia per sostenere lo sforzo fisico. Ma occhio alle nocciole, alle arachidi e alle mandorle: solitamente queste vengono consumate tostate e salate, il chè non va bene. Per tostarle, infatti, vengono cotte a 180°, e in questo modo i grassi contenuti in esse si trasformano e gli oli diventano fritti, perdendo quindi tutte le loro qualità. Meglio allora sgranocchiarle al naturale o semplicemente seccate e, mi raccomando, non salate. In questo modo, gli oli vegetali rimangono puri, diventando un vero nutrimento per il nostro cervello che, ricordiamo, è composto per il 98% di grassi e quindi ha bisogno proprio di questi.

S.O.S. ALLERGIE

"Oltre a chi è allergico alla frutta secca, anche chi presenta un'intolleranza al nichel, patologia oggi sempre più diffusa, dovrebbe consumarla con attenzione. Di solito a chi presenta questa intolleranza si consiglia di eliminare dalla tavola pomodori, cacao, spinaci e anche i semi oleosi, però solo quelli tostati! La frutta secca non cotta può essere quindi mangiata tranquillamente".
Tra l'altro, anche in questo caso, c'è una buona notizia. Il dott. Hugh A. Sampson, uno dei massimi esperti mondiali in allergologia alimentare, ha dimostrato che sfruttando le stesse tecniche che si usano per lo svezzamento dei bambini, introducendo quindi piccole quantità di frutta secca nella dieta e aumentandole gradualmente nel corso del tempo, si possono superare non solo le intolleranze, ma anche le allergie più "gravi".
Infine, una buona notizia anche per le donne che spesso, in particolari fasi della loro vita, soffrono di carenza di ferro e altri minerali, come il magnesio. "Tutta la frutta secca a guscio è una grande alleata delle donne perchè non solo contiene sali minerali, ma aiuta anche l'assorbimento di queste sostanze presenti negli altri alimenti, favorendo il raggiungimento di un equilibrio a livello digestivo e metabolico".

E se...vi vengono i brufoli, sappiate che il manifestarsi di queste eruzioni cutanee, spesso associato a un consumo moderato di frutta secca, potrebbe essere invece il sintomo di un'allergia alimentare.

(tratto da :Vivere Light - 12/2011)

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