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allergie

In alternativa agli antistaminici, prova i rimedi omeopatici e le erve che riducono la reattività.

Con l'arrivo della bella stagione i nostri piccoli trascorrono iù tempo all'aperto e iniziano a coprirsi di macchioline, a soffrire di raffreddori da fieno e di congiuntivite. Sono questi, infatti, i primi sintomi delle allergie, un problema che in Italia oggi colpisce addirittura il 25% dei bambini.

"Oggi l'età in cui si manifestano le allergie si è abbassata, si inizia ad aver problemi già a 2-3 anni mentre fino a 20 anni fa, i primi segni esordivano in adolescenza" spiega Elena Bosi, pediatra omeopata a Milano e docente di omeopatia e fitogemmoterapia. "L'anticipazione è dovuta a modificazioni genetiche, alla dieta e allo stato di salute della madre in gravidanza e al crescere degli inquinamenti atmosferici e alimentari, che , inducono sensibilizzazioni già nei primi anni di vita.

VACCINI E MEDICINA TRADIZIONALE

La medicina allopatica ha cercato di rispondere al problema proponendo terapie con farmaci antistaminici per via orale e cortisonici per via inalatoria. Questi, però, hanno solo un'azione sui sintomi ma non inducono un reale miglioramento nel lungo periodo, e non sono privi di effetti collaterali che possono anche far insorgere con gli anni altre allergie.

"Per questo sono sempre più numerosi i genitori che si rivolgono ad alternative meno aggressive", continua la dottoressa Bosi. Le medicine complementari, e in particolare l'omeopatia e la fitogemmoterapia, possono essere utili sia nella prevenzione dei fenomeni allergici sia nella cura della fase acuta e conclamata.

IL SEGRETO? GIOCARE D'ANTICIPO!

La prevenzione con i medicinali omeopatici è molto efficace soprattutto se viene messa in atto già tra febbraio e marzo, ovvero qualche mese prima dell'impollinazione. Tuttavia, i rimedi naturali possono aiutarci ad attenuare i sintomi anche quando le allergie sono orma "esplose".

Importante in ogni caso è la scelta accurata del rimedio di fondo per ogni bambino, ovvero quel medicinale che - come vedremo qui di seguito - tiene conto delle caratteristiche fisiche e psico-comportamentali, e del modo di manifestare i sintomi di allergia.

Ai rimedi omeopatici è poi utile associare dei cicli di probiotici (da prendere per 15 giorni la mattina, anche ogni mese, dalla primavera fino all'autunno): secondo le più recenti ricerche, avrebbero infatti un'utile azione antinfiammatoria e aiuterebbero anche a rimodulare la risposta immunitaria.

  • Sulfur iodatum 30 CH, 3-5 granuli per 2-3 volte alla settimana, si consiglia al bambino magro e vivace, soggetto a frequenti riniti con secrezione.

  • Calcarea phosphorica 30 CH, 3-5 granuli per 2-3 volte alla settimana, si raccomanda per il bambino molto alto e magro, fantasioso e portato all'arte, soggetto a bronchiti e broncopolmoniti e a tossi secche ricorrenti.

  • Arsenicum album, 2-5 granuli una volta al giorno fino a risoluzione dei sintomi, si usa infine se prevale l'asma ed è presente la dermatite con grande secchezza cutanea.

GLI ALLERGENI DI STAGIONE PIU' COMUNI

LE GRAMINACEE

Le graminacee sono tra le piante più diffse in percentuali elevate nei prati, nei pascoli e nell'erba dei prati cittadini, i loro pollini sono già presenti ad aprile, fino a tutto giugno.

Occhio anche a come mangi
Chi soffre di allergia a gramigna, orzo, avena, segale, frumento, riso, tarassaco e pratoline, deve evitare anguria, melone, kiwi, agrumi, pomodori, ciliegie, prugne, pesche. Va ridotto il contatto con prati appena tagliati e, nel caso, bisogna farsi subito una doccia.
Fioritura in Aprile

L'AMBROSIA

L'Ambrosia artemisiifolia è una pianta infestante ed è uno dei vegetali più allergenici che esistano. Fiorisce da luglio a ottobre, con un picco nel mese di agosto: provoca forti riniti.


Attenzione anche a questi cibi
Oltre ad attuare la profilassi preventiva già in aprile e maggio, bisogna fare attenzione anche all'allergia crociata tra l'ambrosia e banane, anguria, melone, zucca, sedano e camomilla. L'ingestione di questi cibi irrita le mucose orali.
Fioritura in Giugno

(Tratto da Riza Salute Naturale n. 156 -2012)

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