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sole

Alternanza di afa e aria condizionata, colpi di calore e il primo sole "stressano" l'epidermide e l'albero respiratorio

Ogni stagione ha i suoi pregi e le sue insidie. Ma se l'estate è quella che ha sicuramente più pregi, i suoi rischi non vanno comunque trascurati.

Giugno, in particolare, arriva con il suo carico meraviglioso di energia vitale e, proprio per questo, ci spinge a lasciarci andare, a vivere con intensità. Non c'è nulla di male. Anzi, non aspettavamo altro. Ma la modernità ha modificato anche le stagioni e, almeno in parte, il nostro modo di viverle.

Il sole sprigiona la sua luce, ma è una luce a cui oggi bisogna anche stare attenti perchè può danneggiare la pelle più di quanto non facesse qualche decennio fa. L'aria è calda, ma non di rado è secca e inquinata, e respirare a pieni polmoni talora non è così raccomandabile.

Uscire e andare per negozi, vetrine e locali può essere uno svago, ma gli sbalzi di temperatura tra interno ed esterno possono creare notevoli problemi. Ecco allora che, pur senza rinunciare alla bellezza di giuno, è necessario dedicare attenzione a due parti dell'organismo che sono particolarmente esposte alle insidie di questo periodo: la pelle e l'apparato respiratorio.

LA PELLE
Va protetta dai raggi solari non filtrati per evitare eritemi, nei e macchie

L'atmosfera terrestre non è più quella di qualche tempo fa. Alcuni suoi preziosi strati si sono assottigliati e ciò ha ridotto la sua capacità di filtrare i raggi ultravioletti che, soprattutto in estate, arrivano sulla pelle in quantità maggiore e su una più grande estensione corporea.

Questa sembra essere la causa del sensibile incremento che i dermatologi hanno notato, negli ultimi 15-20 anni, dell'insorgenza degli eritemi e soprattutto dei nei (tecnicamente chiamati nevi). Persone che ne avevano pochissimi, nel giro di pochi anni si sono ritrovate con un numero decisamente maggiore di essi.

Ora, se da un lato bisogna sapere che i nevi sono formazioni benigne e che quindi bisogna stare tranquilli, dall'altro va ricordato che l'eccessiva esposizione al sole, soprattutto senza adeguata protezione, può in alcuni casi (rari ma pur sempre possibili) predisporre qualcuno a diventare pericoloso per l'organismo. La cosa migliore da fare, soprattutto per chi ha qualche neo in più rispetto alla norma e ha assistito a una recente "fioritura", è una visita dermatologica di controllo prima di andare in vacanza, per sapere se ci sono nei che potrebbero essere più sensibili alla luce solare, e poi dotarsi di una adeguata protezione cutanea, che aiuterà a prevenire anche prurito e arrossamenti.

I BRONCHI
Alziamo lo scudo contro i bruciori e irritazioni dovuti agli sbalzi termici

La mucosa dell'albero respiratorio è costantemente in contatto con l'ambiente esterno attraverso l'aria che respiriamo. Essa è quindi equipaggiata per far fronte ai cambiamenti climatici (temperatura e umidità) imposti dalla natura. D'estate però questi cambiamenti sono decine, centinaia, e sono prodotti dall'uomo.

Parliamo dell'aria condizionata o climatizzata presente nelle case, negli uffici, nei negozi, nei locali, nei centri commerciali e nelle automobili. Sbalzi continui, repentini, tra dentro e fuori, tra fuori e dentro, a volte anche con differenze di 15 gradi e più!

Di fronte a questo "maltrattamento", la mucosa respiratoria soffre. Non si contano le faringiti, le laringiti, le tracheiti (e talora anche le bronchit) che in questo periodo possono insorgere, sia di tipo irritativo che batterico.

I continui sbalzi, infatti, da un lato irritano le terminazioni nervose presenti sulla mucosa, producendo tosse stizzosa, dall'altro alterano il suo microambiente di superficie, la sua idratazione, riducendo così la forza del suo sistema immunitazio ed esponendoci a infezioni simili a quelle invernali.

Ridurre questi sbalzi, prediligere luoghi chiusi con temperature non troppo basse, non esporsi al fresco climatizzato quando si è sudati, respirare col naso (che modula la temperatura e l'umidità dell'aria) soprattutto appena si entra e si esce da questi luoghi, è fondamentale per ridurre la frequenza di questi disturbi.

(tratto da: Riza Salute Naturale n. 158 - 2012)

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