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ALIMENTAZIONE E DIETE

pasta e faglio

Sapevi che un piatto di riso e legumi può risollevarti l'umore? Scopri quali ingredienti ti aiutano a vedere la vita in rosa.

 Se l'umore va giù, un buon piatto di spaghetti può aiutare. Ma anche una fumante minestra di lenticchie o una ricca portata di verdure fresche di stagione. Non è solo una questione di palato, ma il risultato di particolari reazioni chimiche innescate dal cibo e in grado di influenzare i nostri stati d'animo. Senza dimenticare il piacere che può dare il tempo impiegato a preparare i pasti, la creatività e la fantazia nel presentare i piatti e una piacevole compagnia a tavola.

Della cucina del buonumore si è fatta paladina Jo Pratt, stella nascente della gastronomia internazionale e autrice di un libro, ormai divenuto un must di una certa tendenza glamour in cucina: In the mood for food. Ma di moda passeggera la cucina del buonumore ha ben poco, poichè in realtà è un concentrato di sane abitudini alimentari legate alla tradizione mediterranea, al rispetto della stagionalità degli alimenti, ma anche alla saggezza del mondo contadino.

E' bene sapere, comunque, che ci sono particolari alimenti che aiutano a regolare i toni dell'umore perchè contengono sostanze capaci di agire sui neurotrasmettitori, ovvero i "messaggeri" in viaggio verso il nostro cervello e il sistema nervoso. tra questi, la serotonina e la dopamina giocano un ruolo chiave nel determinare gli stati d'animo. Se latitano, scarseggia anche la nostra capacità di gestire l'ansia e lo stress e di provare emozioni positive.

A completare la squadra ci sono poi l'acido gamma aminobutirrico, regolatore del tono muscolare, e le endorfine che stimolano le sensazioni d'euforia e di benessere. "La serotonina, uno dei neurotramettitori più importanti, ha come precursore il triptofano", spiega Pietro Migliaccio, presidente della società italiana di scienza dell'alimentazione. "E' un aminoacido che l'organismo non produce da solo ma che assume con alcuni alimenti, come il latte e i latticini, il tuorlo d'uovo, il tacchino, i semi oleosi, il cioccolato, le banane, il riso, la pasta. Ormai è dimostrato, ma lo dicevano anche i nostri nonni, che un bicchiere di latte concilia il sonno, come mangiare pasta a cena aiuta ad allontanare la tensione e dona un po' di buonumore".

Al di là dei calcoli su grassi e calorie, dovremmo recuperare la capacità di ascoltare i messaggi che il corpo ci invia: l'organismo si autoregola e ci indirizza naturalmente verso i cibi che ci fanno stare bene. "questo spiega le voglie improvvise di dolci, o di pasta o di cibi salati. L'importante, come sempre, è non abbandonarsi agli eccessi", continua Migliaccio.

NEI BROCCOLI E NEL SALMONE LA VITAMINA DELL'ENERGIA

Per partire con il piede giusto e assicurare al cervello vitalità e buonumore, il primo consiglio è fare il pieno di vitamina B12, la vitamina dell'energia, e di acido folico. Si trovano nel pollo, nel salmone, nei broccoli, nei fagioli, nei piselli, nella carne di manzo.

L'abitudine, poi di mangiare almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura è una potente alleata del nostro benessere. In particolare il pomodoro, perchè ricco di licopene, e l'uvo per il contenuto di resveratrolo, entrambi importanti antiossidanti. Le banane, ricche di dopamina, vitamina B6, magnesio e potassi, allentano la tensione, mentre gli agrumi, con il loro alto contenuto di vitamine. Le fonti di magnesio sono i vegetali a foglia verde, le carni bianche, le banane, i legumi secchi e il cioccolato.

Tra gli antiossidanti che aiutano a combattere le cosiddette depressioni stagionali non va dimenticato il selenio, di cui si raccomanda di assumere almeno 55 microgrammi al giorno, quantità presente in un piatto di pasta e faglio, in una bistecca di carne bianca, nei formaggi, ma anche in un risotto ai frutti di mare.

NELLE GIORNATE GRIGIE MANGIA IL TUORLO D'UOVO

E a proposito di mare, il pesce è un ottimo alleato del buonumore. Il pesce azzurro e, ancora di più il salmone, sono ricchi di omega3, gli acidi grassi polinsaturi, amici del cuore e regolatori dei livelli di colesterolo e trigliceridi. Ma gli omega3 sono anche un ottimo costituente fondamentale del tessuto cerebrale. Un'altra potente sostanza anti-stress è la vitamina D, che il nostro organismo sintetizza aiutato dal sole, nelle giornate grigie e fredde, si può compensare scegliendo di mangiare il rosso d'uovo (almeno una volta alla settimana), i formaggi freschi, i pesci grassi come la sarda, lo sgombro, l'aringa, il salmone e la triglia.

Tra gli alimenti che contribuiscono a tenere alto l'umore, non si possono trascurare i cereali. Il consiglio è di consumarli integrali, perchè gran parte delle sostanze benefiche sono contenute nella crusca e nel germe, le parti che nei processi di raffinazione vengono eliminate. Dunque via libera al riso (che concilia la meditazione), orzo, farro, miglio. In coda alla classifica si trov invece il mais, povero di triptofano.

I semi oleosi, come i semi di girasole, le mandorle, i pinoli, il sesamo, le noci, sono un ottimo cibo per la mente. Le noci in particolare, secondo la dottrina medievale della segnatura (ovvero la similitudine tra un oggetto o una parte di esso e una funzione dell'organismo umano) per la forma del gheriglio erano associate al cervello umano e dunque utili per curare disturbi cerebrali. Questi frutti, tra l'altro, sono fra i pochi alimenti vegetali con un alto contenuto di omega3.

La cucina del buonumore non può trascurare le erbe aromatiche, in particolare il basilico che, oltre a insaporire i cibi e facilitarne la digeribilità, contiene sostanze preziose per il cervello, come la colina, un nutriente essenziale per la formazione dei fosfolipidi, importante per la salute dei tessuti nervosi.

In effetti, i cibi che ci danno buonumore sono quelli più accattivanti. L'apporto di sostanze benefiche è direttamente proporzionale alla gratificazione che ci regala gustare del pesce fresco o una pasta al pomodoro. Alimentarsi bene è già per sè gratificante. Ancora di più lo è se ci fa piacere preparare le pietanze. Magari usando creatività ai fornelli.

"Non è un azzardo affermare che anche il nostro stomaco è dotato di un suo cervello, ovvero un insieme di neuroni che avvolge il tratto gastrointestinale", aggiunge Matteo Giannattasi, docente di qualità degli alimenti e salute del consumatore presso l'Università di Padova. "E' una sorta di cervello enterico che lavora autonomamente, controllando per esempio la peristalsi o le secrezioni di ormoni a livello dell'apparato gastrointestinale, ma che interagisce continuamente anche con il cervello della testa.

La serotonina, per dire, che è la sostanza che dà senso di sazietà e di soddisfazione, è sintetizzata in gran parte nell'intestino per poi migrare al cervello". Insomma, è anche dal cervello della pancia che viene il buonumore.

(tratto da: Ok Salute aprile 2012)

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