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NOI E LA NOSTRA MENTE

fuggire dalla realtà

La fantasia di fuga compare nella mente di chi si trova di fronte ad un bivio, si sente stressato da uno stile di vita frenetico, o non ne può più di frequentare un certo ambiente.

"Mollo tutto e apro un bar su una spiaggia tropicale". Può far sorridire, ma l'istinto di fuga è un atteggiamento molto diffuso. Come mai? Non sarebbe più semplice stare bene qui e ora?

"Vorrei essere ovunque ma non qui"; "Partirei subito per non tornare più" Sono frasi che si sentono sempre più spesso e testimoniano l'esigenza di sottrarsi alla vita che si sta facendo. E anche se, in diversi casi, vengono buttate lì in tono ironico e poi occultate dai mille doveri cui bisogna star dietro, esprimono un malessere molto serio da non trascurare.
Ma cosa contiene di così tremendo la vita di tutti i giorni, tanto da farci desiderare la fuga?

Quando viene quella voglia.
In molti casi la fantasia comprare nella mente di chi ha una vita così complicata che gli appare impossibile sgarbugliarla: problemi con il partner o con i figli, interessi condivisi e critici con la famiglia del coniuge, un'amante che pressa e ricatta, altri flirt difficili da gestire, problemi sul lavoro e qualche grana economica...

Altre volte lo pensa chi si ritrova di fronte a un bivio, chi si sente stressato da uno stile di vita frenetico, chi non ne può più di frequentare un certo ambiente o di viverci dentro, chi si trova di fronte a una crisi e teme di non poterla superare.

Cosa nasconde.
Fuggire è, in apparenza, una soluzione grezza e quasi mai praticabile. Inoltre, se si indaga appena un po' di più, si scopre che la persona non vorrebbe davvero perdere ciò che ha. In pratica si trova a vivere un paradosso: da un lato sente la necessità di sottrarsi, dall'altro la sua condizione contiene comunque elementi fondamentali (affettivi, creativi, relazionali, professionali). Ciò rivela che, a parte le voglie di fuga dovute a fattori ambientali (ad esempio voler scappare dalla città verso un luogo più salubre), è innanzitutto il modo in cui si affrontano le difficoltà a mettere la persona nella condizione di desiderare di essere altrove.

Livello di guardia.
La routine attuale è carica di stress, ma molti la rendono ancor più insostenibile: si sottopongono a sfide assurde, rincorrono obbiettivi sbagliati o troppo elevati, si caricano di responsabilità, non riesconoa dire di no, rinunciano a molte cose che piacciono...Tutto questo abbassa enormemente la soglia di sopportazione della frustrazione, fino al punto che basta una difficoltà standard per far scattare l'idea della fuga.
Così, se da una parte questa idea esprime il rifiuto per una vita troppo complicata, dall'altra la sua facilità di innesco indica che è ormai tempo di cambiare il nostro modo di abitare la realtà di ogni giorno.

Una vita più tua.
Va innanzitutto abbandonata la passività. Nonostante l'attivismo e la fatica, se continuiamo ad avere l'idea di scappare (ma nè scappiamo nè modifichiamo alcunchè), vuol dire che siamo passivi. Dobbiamo portare "più noi stessi" in ciò che facciamo. Non nel senso del fare di più, ma dell'essere più autentici: rispettare i nostri limiti e non farci invadere dalle richieste esterne, dare spazio alle nostre passioni e non vivere come robot, esprimere - ancora di più in coppia - le nostre necessità.

Non possiamo aspettarci che sia la realtà esterna a crearci un ecosistema nel quale ci piaccia vivere. Siamo noi a dovercelo rendere adatto. Perciò, quanto più riusciamo a esprimere noi stessi nella vita che stiamo facendo, per quanto impegnativa sia, tanto meno ci verrà l'impulso di fuggire, perchè non avrebbe alcun senso perdere ciò in cui ci riconosciamo. Anzi, avremo molta più voglia di affrontare in modo costruttivo e tenace tutto quel che ci capita, come un indigeno che vuole difendere la sua terra.

LA GUIDA PRATICA
Non devi sparire, anzi: devi essere più presente

  • Impara a dire no
    Se vivi da anni in un contesto da cui vuoi scappare, vuol dire che tu stesso hai contribuito a crearlo. C'è bisogno di dire un numero maggiore di no, per non essere "saccheggiati" dalle richieste e dai bisogni altrui, e di esprimere con più forza le nostre idee e le nostre esigenze, soprattutto relative a qualità della vita, passioni e abitudini.
  • Lascia la tua impronta
    La vita lavorativa richiede senz'altro dei compromessi, ma devi fare in modo di lasciare almeno un po' la tua impronta. Ci devono essere delle cose fatte "a modo tuo", altrimenti ti sentirai in una terra straniera e ostile da cui fuggire alla prima occasione. Anche il ritmo di vita è fondamentale: deve essere più possibile "il tuo".
  • Parti da due piccole cose
    La voglia di scappare è voglia di cambiamento. Ma spesso non serve affatto cambiare luogo. A volte è sorprendente vedere come basti rompere una o due piccole abitudini quotidiane per produrre cambiamenti a catena.

(tratto da: Riza Psicosomatica n.380 - 2012)

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