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ALIMENTAZIONE E DIETE

carrube

Grazie alla sua ricchezza di pectine, la farina di questo frutto assorbe l'acidità intestinale e riduce crampi e scariche.

Utilizzata per millenni come alimento ricostituente, sembra essere caduta in disuso. La chiamano pane di San Giovanni, perchè secondo la leggenda il "Battista" si nutriva di questa piante durante i lunghi periodi di ascesi nel deserto.

Stiamo parlando della Carruba, pianta diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo e presente principalmente nelle regioni del sud Italia. Eppure,, nonostante sia caduta in disuso, la pianta di carrubo possiede delle straordinarie proprietà per combattere un disturbo sempre più diffuso: la sindrome del colon irritabile.

Questa patologia che colpisce prevalentemente le donne, è un disordine del tratto gastrointestinale che porta a frequenti dolori addominali e a problemi di malassorbimento. Ma è proprio contro il fastidioso sintomo del mal di pancia che la carruba agisce. Non a caso già in passato se ne conoscevano le proprietà curative nei confronti delle infezioni batteriche del tratto intestinale e, in particolare, a scopi terapeutici si impiegava la farina che si ricava dal frutto.

Essa è infatti in grado di assorbire grandi quantità di liquido, dalle 50 alle 100 volte il suo peso. Questo effetto è assicurato dalla presenza di particolari sostanze, chiamate pectine, che assorbendo acqua formano un gel capace di distendere le pareti intestinali e contrastare le contrazioni dolorose tipiche del colon irritabile e di tutte le forme di colite che possono manifestarsi o peggiorare durante la stagione calda.

Inoltre, sempre per la sua attitudine ad assorbire acqua, la carruba è un ottimo rimedio contro le scariche.

PREVIENE ACIDOSI E MAL DI PANCIA

La capacità della carruba di agire a livello intestinale non finisce qui. Spesso infatti in chi soffre di sindrome del colon irritabile vi è uno squilibrio a livello della flora intestinale che porta ad acidosi. La carruba in polvere, grazie alle sue attività di tampone, combatte efficacemente l'acidosi contrastando la crescita microbica: a tale scopo, si può mastica il frutto intero o sciogliere un cucchiaino di farine in un vasetto di yogurt naturale.

NON CONTIENE GLUTINE (gluten free)

Lo sapevi che la pola di carruba ha un sapore che ricorda vagamente quello del cioccolato? Ma a differenza del cioccolato, la carruba è molto meno calorica e più ricca di fibre, vitamine (riboflavina) e minerali (calcio, potassio, rame e manganese), utili per sostenere le funzioni metaboliche e nutrire anche i tessuti nervosi.

Non solo: l'assenza di sostanze come la caffeina e la teobromina, tipiche invece del cioccolato, la rendono il sostituto ideale del cacao proprio per chi soffre di allergie e ipersensibilità verso queste sostanze. Inoltre, l'elevato contenuto in fibre rende il frutto del carrubo un alimento praticolarmente saziante e depurativo.

Infine, le carrube sono un frutto totalmente privo di glutine e quindi possono essere consumate anche da chi soffre di celiachia o di intolleranza a questa proteina del frumento.

USA LA FARINA

In erboristeria e nei negozi di cibi naturali trovi la farina di carrube: può essere usata per la preparazione dei dolci sempre mescolata al altre farine integrali (riso, avena) ed è ottima per rendere più cremosi (e sazianti) i frullati.
Frulla un bicchiere di latte di mandorle con un cucchiaio di farina di carrube, dal sapore che ricorda il cacao.
E' ideale a merenda e a colazione: nutre il cervello e "sveglia" l'intestino.

A LUGLIO AUMENTA IL RISCHIO COLITE

Per tutta la stagione calda è facile che si manifestino episodi di colon irritabile, con un'alternanza di stipsi e diarrea, o comunque un aumento delle scariche. Il passaggio frequente da ambienti climatizzati a quelli esterni caldi e afosi, e viceversa (con differenze di temperatura talora di 15-20°), facilita infatti questi fenomeni, così come l'assunzione di bevande e cibi ghiacciati soprattutto ai pasti ma non solo.

In tutti questi casi è indispensabile far ritrovare all'intestino i suoi ritmi naturali: con un minino di riposo, massaggi riscaldanti e riequilibranti e i cibi che rimettono in salute la flora batterica, riarmonizzando la peristalsi.

(tratto da: Riza Salute Naturale n. 159 -2012)

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