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 tarassaco

Volete disintossicarvi, ridurre gli indici infiammatori e gli acidi urici e aumentarele difese immunitarie? Questo mese puntate sul tarassaco, noto anche come cicorione o cicoria dei prati.

Il rustico tarassaco non serve solo a ripulire il fegato: è anche un valido vaccino primaverile e, secondo recenti ricerche, funzionerebbe come un potente tonico per il cervello e sistema nervoso.
E' una pianta utilizzata sin dall'antichità per le sue proprietà curative, di cui oggi sono state scoperte nuove ed efficacissime virtù: per prima cosa il tarassaco ha mostrato, in un recente studio americano, una particolare capacità di stimolare la risposta immunitaria, ottima quindi per aumentare le difese del nostro organismo.
Un altro studio significativo, eseguito nella Corea del Sud, ha evidenziato l'attività rigenerante che questa pianta svolge sul sistema nervoso centrale.

Quindi, oltre alle già note proprietà diuretiche (tanto che nella tradizione contadina era chiamato "piscialetto"), lassative, di stimolo su fegato e cistifellea e di attivazione del processo digestivo favorendo le secrezioni di tutte le ghiandole dell'apparato gastroenterico (saliva, succhi gastrici, pancreatici e intestinali), al tarassaco oggi va attribuita anche la capacità di potenziare le nostre difese immunitarie e di proteggere il cervello.

Va da sè che, nel mese di marzo, andremo appena possibile a raccogliere questa pianta nei prati: è spuntata da poco e la riconosciamo dai fiori gialli che, poco dopo essere sbocciati, lasciano presto il posto a globi soffici e piumosi chiamati soffioni. Una volta raccolto in abbondanza, prepariamo con le sue foglie una bella insalata e mangiamola tutti i giorni, insaporendola (a piacere) con un po' di aglio, qualche dadino di lardo (ovviamente senza esagerare) e mezzo avocado a dadini, che nutre i neuroni.

Le foglie del tarassaco hanno un gusto piacevolmente amarognolo e sono proprio le sostanze amare (tarassicina e inulina) che presentano varie proprietà terapeutiche. L'intensità del gusto amaro ci dà la misura dell'attività che svolgono all'interno del nostro organismo: grazie alla loro azione l'effetto depurante, è garantito anche a livello cerebrale.

In ultimo, se in alternativa all'insalata preferite il decotto, bollite per un paio di minuti un cucchiaio di radice essiccata di tarassaco (si trova in erboristeria) in 250 ml d'acqua. Quindi lasciate riposare per 5 minuti e consumatene 2 tazze al giorno, a digiuno, per almeno 10-20 giorni. Per tutta la primavera godrete della protezione di questa generosa erba dei prati.

I FIORI CONTRO L'ESAURIMENTO

Se già a marzo sei vittima del tipico esaurimento di primavera, il tarassaco è davvero la pianta che fa per te: oltre alle foglie, mangia in insalata anche i suoi fiori, ricchi di ormoni ricostituenti, scegliendo quelli più piccoli e teneri; condisci con un filo d'olio d'oliva e succo di limone e gusta l'insalata come antipasto. Ricordati che il tarassaco interagisce con i farmaci antidolorifici, diuretici e ipoglicemizzanti. Evita di assumerlo se già prendi questi medicinali.

COME RACCOGLIERLO

Se raccogli il tarassaco nei prati, taglia i fusti e le foglie alla base con un coltellino ma lascia le radici: così potrà crescere di nuovo.

(tratto da Riza Salute Naturale n.155 - 2012)

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