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SALUTE

indice glicemico

Scegli i cibi che rilasciano lentamente il glucosio nel sangue così non soffrirai più di cali di concentrazione e mal di testa

La pasta troppo cotta rilascia zuccheri nel sangue più velocemente di quella al dente e fa impennare la glicemia. Preoccuparsi della cottura della pasta in questo senso vuol dire preoccuparsi della propria salute.

Tenere bassa la glicemia, cioè il livello di zucchero (glucosio) nel sangue, è fondamentale poichè il suo aumento espone ad "attacchi di fame", mal di testa e cali di concentrazione a metà giornata, ma, cosa più grave, al rischio di patologie, quali malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e infiammazioni croniche.

Ma cosa significa controllare la glicemia? Il nostro corpo per svolgere le sue attività ha bisogno di carburante. La fonte di questa energia sono i carboidrati che, grazie al processo digestivo, sono scissi in molecole di glucosio. Questo processo è molto veloce nel caso dei carboidrati semplici, più lento per i carboidrati complessi.

L'ORMONE DEGLI ZUCCHERI

L'insulina è un ormone, secreto dal pancreas, che ha come compito quello di evitare un eccesso di glucosio nel sangue. Ogni volta che mangiamo carboidrati, la glicemia (quantità di zucchero nel sangue) si alza e l'insulina si attiva: riduce la presenza di zuccheri e immagazzina le calorie in eccesso, sotto forma di grasso. Alcuni alimenti, quelli con un alto indice glicemico o la pasta quando è troppo cotta, rilasciano molto in fretta gli zuccheri nel sangue e immediatamente scatenano la secrezione del'insulina.

Dopo aver fatto il suo lavoro il livello di insulina ridiscende. E' il cosiddetto picco insulinico, che ci lascia spesso con un senso di fame perchè l'insulina ha tolto dal sangue lo zucchero considerato in eccesso: di fatto ci ha reso indisponibile l'energia. La risposta glicemica può essere influenzata da diversi fattori che vanno dalla cottura alla combinazione di carboidrati con fibre, grassi o proteine che, riducendone la velocità di digestione, fanno andare gli zuccheri in circolo più lentamente.

Il livello costante di glucosio nel sangue (la glicemia deve restare entro i 65-110 mg/dl), senza episodi di iper o ipoglicemia, è fondamentale perchè così si garantisce al cervello un regolare rifornimento di energia. Le emicranie che vengono se si salta un pasto sono segno che lo zucchero nel sangue è insufficiente e il cervello ha bisogno di nutrimento.

L'APPETITO DOPO MANGIATO NON DOVRESTI AVVERTIRLO MAI

Se l'alimentazione è corretta il senso di fame non viene avvertito. Contrariamente a quanti sostengono che è necessario alzarsi da tavola percependo ancora un senso di fame, l'alimentazione corretta non farà mai avvertire al corpo quel senso di carenza di nutrienti che stimola l'appetito.

Alimentandosi a orari prestabiliti, con cibi che cedono zuccheri al sangue in modo lento ed evitando alla curva glicemica di subire impennate e ricadute, non saremo condizionati dal vuoto allo stomaco. Provare di frequente il senso di fame significa che l'aspetto ormonale legato all'insulina potrebbe non essere equilibrato, la qual coa ci espone a una situazione infiammatoria.

QUANTITA' O QUALITA'?

Non è tanto quanto si mangia a farsi sentire sazi, ma cosa: evita i picchi glicemici e non sentirai fame.

ECCO I VANTAGGI DI UN'ALIMENTAZIONE A BASSO INDICE GLICEMICO

  • Eviti l'accumulo di grasso
  • Previeni lo sviluppo di infiammazioni
  • Contrasti la produzione di radicali liberi che invecchiano le cellule
  • Consenti al cervello di avere nutrimento costante garantendo la presenza del giusto livello di glucosio nel sangue
  • Controlli il senso di fame

(tratto da: Riza Salute Naturale Extra Marzo 2012)

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