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NOI E LA NOSTRA MENTE

introversi

La riservatezza è una qualità rara in un mondo affollato dalle comunicazioni urlate. Qui trovi consigli e rassicurazioni per fare del tuo carattere tranquillo un vero punto di forza.

 

Creativa, fantasiosa e... introversa. Nessun controsenso: gli ultimi studi in materia dimostrano che le persone riservate hanno molte frecce al loro arco, da usare nel lavoro e nelle relazioni. Rompe il ghiaccio il libro dell'americana Susan Cain: Quiet: the power of introvert in a world that can't stop talking, uscito lo scorso gennaio. La Cain evidenzia come gli introversi (circa il 30% della popolazione mondiale) siano più prudenti e la loro abilità di concentrarsi e lavorare in solitudine li renda più capaci di avere idee nuove. Qualche esempio? Alber Einstein, Larry Page (CEO di google), Theodore Roosvelt, J.K. Rowling, Steven Spielberg.

Inoltre, le personalità di questo tipo piacciono: secondo un sondaggio del sito Psychology Today (www.psycologytoday.com), poco più di un terzo del campione afferma di voler uscire con uomini o donne introverse piuttosto che il contrario. "Ben vengano i "tranquilli" in tempi che celebrano la comunicazione a tutti i costi", afferma Anna Salvo, psicoterapeuta e docente di psicologia dinamica all'Università della Calabria.

"Se vogliamo ritagliarci uno spazio per pensare, dobbiamo infatti farlo a una certa distanza dalla relazione con gli altri". La rete quindi è perfetta per i caratteri introspettivi, e infati è qui che si fanno sentire di più, con siti come quelli di Emotivi Anonimi e della Lega Italiana per la tutela dei Diritti degli Introversi, ricchi di informazioni, con forum e community molto attivi: per chi ha il profilo su Facebook ecco i gruppi Introversi e Introverts.

Tra le novità c'è Trint.me una piattaforma che permette la socializzazione in modo anonimo attraverso la scelta tra alcune opzioni (da "ci vediamo? fino ad "amici di letto"). E infine, per chi vuole arrivare al sodo, ci sono le app per gli smartphone che visualizzano, in modo assolutamente anonimo, se qualche iscritto che ti interessa si trova nelle vicinanze.

L'IDENTIKIT

Detesti chi sbandiera i fatti suoi davanti a tutti e mediti a lungo sul da farsi? Molto probabilmente sei un'introversa, ma non sei timida: due caratteristiche a torto spesso sovrapposte. "La timidezza è una difficoltà a essere sciolti nelle relazioni, a entrare in gioco in maniera opportuna. L'introverso, invece, spesso è abbastanza sicuro di sè e non si mette in discussione facilmente", afferma Anna Salvo.

La classica persona, insomma, che va poco alle feste perchè preferisce stare da sola o in compagnia di amici selezionati. A volte può sembrare una snob... "Il rischio è quello di pensare di essere autosufficienti, mentre ognuno di noi ha bisogno degli altri", puntualizza l'esperta. Ma introversi si nasce o si diventa? Tutte e due le cose, conclude l'esperta: "E' un tratto caratteriale che può avere a che fare con l'ereditarietà genetica ma anche con il tipo di relazioni sperimentate fin dall'infanzia."

IL FASCINO DEI SOLITARI

L'introverso è caace di intrattere relazioni significative e profonde e avere una vita interiore molto ricca. Non diventa un partner noioso? "Al contrario, una certa introversione è una formula assicurativa sulla buona riuscita di una storia, perchè evita la dipendenza reciproca", afferma Anna Salvo.

Nel saggio I dolori che ci cambiano (appena pubblicato da Mondadori), la psicoterapeuta cita una definizione di Winnicott, psicanalista di fama internazionale: "L'introversione è la capacità di essere soli in presenza di altre persone". "Un punto al quale non tutti giungono nel loro sviluppo psico-affettivo", puntualizza Salvo.

Come si fa a conquistare un introverso? "Non bisogna rincorrerlo ma avere rispetto della sua richiesta di stare da solo", afferma la psicoterapeuta. Ecco le regole suggerite dalla scrittrice Sophia Dembling nel suo blog "The Introvert's Corner" per convivere con un carattere chiuso:

  • Stabilisci alcune linee guida per la vita sociale: non obbligarlo a partecipare a un evento, ma cerca di fargli digerire alcune "eccezioni" a cui non può mancare.

  • Nelle circostanze "difficili", decidere di comune accordo alcuni codici di comportamento: per esempio, stabilisci prima di uscire quanto tempo rimanere a una festa o se prendere due auto per restare autonomi.

  • Lasciagli delle oasi di tranquillità: se gli concedi del tempo per i suoi interessi, potrai chiederne altrettanto per voi due.

(tratto da: Star Bene - Maggio 2012)

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